sabato 27 aprile 2013

In principio era il logos.

Parlando di storia e di come questa si rifletta nel presente, mi è venuto alla mente l'eterno scontro fra Fede e Scienza, il quale diviene sempre più aspro.
Questo perchè la religione nasce come bisogno dell'uomo di dare una spiegazione a fenomeni a lui sconosciuti e a prima vista inspiegabili. 

La filosofia ci dona chiari esempi di questo: per Kierkegaard la realizzazione dell'uomo sta nell'adempimento perfetto della volontà di Dio, anche se questo dovesse andare contro la propria coscienza. infatti l'uomo è perfetto nello stato teologico, di Abramo, che non rifiutò di sacrificare l'unico figlio unigenito perchè volontà divina. Ogni uomo, infatti, per sconfiggere l'angoscia, deve vivere come Abramo e fare di Dio la propria esperienza personale. Dio infatti si incontra solo nella propria coscienza, e non fuori di essa. 
Già in Feurbach si ha una prima impressione di ateismo, poichè egli vede Dio come una nostra proiezione, la quale ci aiuta ad alleggerire i nostri pesi. Dio diventa quindi una mera illusione.
Per Marx, la religione è l'oppio dei popoli, Dio risulta la più grande alienazione per l'uomo, che pensa che ci sarà una vita migliore in un altro mondo che non gli fa affrontare quello terreno. 

Nel corso degli anni le visioni ateiste si sono andate rinforzando grazie anche ai grandi progressi attuati dalla scienza, la quale ha reso più tangibile ciò che sembrava trascendere.


Vorrei soffermarmi su un incontro tenutosi lo scorso 20 Aprile a Bari fra Ezio Mauro e il Cardinal Ruini, in merito a delle manifestazioni organizzate da 'La Repubblica', la 'Repubblica delle Idee'. Gli incontri sono stati intitolati in modo curioso ed accattivante : '' In principio era il logos. Prove di dialogo tra ragione e fede. ''

 Camillo Ruini, per sedici anni presidente della Conferenza episcopale italiana, vede in papa Bergoglio una speranza di rinnovamento e riforma della Chiesa. Eppure questa sembrerebbe rimanere quella di sempre, quella che dovrebbe ispirarsi di più alla misericordia di Cristo per restare protagonista dei tempi futuri.

Papa Francesco sembra l'uomo perfetto per far recuperare credibilità ad una Chiesa ormai tempestata di scandali, disorientata, confusa.  
Alle pungenti domande del direttore de 'La Repubblica', lo stesso Ruini ammette: gli scandali c'erano, sì, erano davvero percepiti come italiani e questo può aver inciso. "Ma la scelta del pontefice è stata dettata da altro. Non l'avevo immaginato, devo dirlo francamente, pur avendo apprezzato gli interventi di Bergoglio nelle riunioni preparatorie al Conclave". Poi la scelta del nome: "Un significato - spiega Ruini - importante, fondamentale: Francesco rappresenta l'incarnazione di Cristo".

La nomina di otto cardinali consiglieri fa sperare nei primi segni di cambiamento, ma la Chiesa non sembra comunque cambiare rotta sui temi cruciali e bollenti che bloccano il nostro Paese.
La Chiesa sarà ancora presente nella vita politica e sociale del nostro Paese e non solo ? In Francia, ad esempio, l'episcopato ha alzato le barricate dinanzi all'ipotesi di matrimoni omosessuali.

"E se la stessa Chiesa andasse in minoranza?", provoca Ezio Mauro. "Nessun problema", replica Ruini, secondo il quale "per divorzio e aborto, tanto per citare il caso italiano, la Chiesa non ha invitato alla rivolta civile, ma s'è appellata alla coscienza personale, perché l'uomo non ha solo una libertà esteriore, bensì una, ed è quella più importante, interiore". Con un rischio però: "Che la cosiddetta obiezione di coscienza - chiede ancora Ezio Mauro - alla fine porti a un mancato riconoscimento di leggi valide per tutti e che la legge del creatore abbia il sopravvento sulla legge delle creature. Questa sì dovrebbe avere il sopravvento".

Ora, è vero che la Chiesa è libera di lanciare appelli alla coscienza personale di ognuno, ma questo non deve bloccare riforme e provvedimenti che ad oggi risultano essere più che fondamentali. La fede è una scelta prettamente personale, credere o non credere è lasciato alle singole coscienze. Ognuno è libero, e tale deve rimanere. La libertà di scelta non deve essere ostacolata dal pensiero personale di alcuno.

Ruini conclude affermando che : "Il mondo intero è cambiato e non possiamo non accorgercene". 


Diamo voce a questo cambiamento, iniziamo ad esserne parte integrante.

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