Parlando di storia e di come questa si rifletta nel
presente, mi è venuto alla mente l'eterno scontro fra Fede e Scienza, il quale
diviene sempre più aspro.
Questo perchè la religione nasce come bisogno dell'uomo di
dare una spiegazione a fenomeni a lui sconosciuti e a prima vista inspiegabili.
La filosofia ci dona chiari esempi di questo: per
Kierkegaard la realizzazione dell'uomo sta
nell'adempimento perfetto della volontà di Dio, anche se questo dovesse andare
contro la propria coscienza. infatti l'uomo è perfetto nello stato teologico,
di Abramo, che non rifiutò di sacrificare l'unico figlio unigenito perchè
volontà divina. Ogni uomo, infatti, per sconfiggere l'angoscia, deve vivere
come Abramo e fare di Dio la propria esperienza personale. Dio infatti si
incontra solo nella propria coscienza, e non fuori di essa.
Già in Feurbach si ha una prima impressione di ateismo,
poichè egli vede Dio come una nostra proiezione, la quale ci aiuta ad
alleggerire i nostri pesi. Dio diventa quindi una mera illusione.
Per Marx, la religione è l'oppio dei popoli, Dio risulta la
più grande alienazione per l'uomo, che pensa che ci sarà una vita migliore in
un altro mondo che non gli fa affrontare quello terreno.
Nel corso degli anni le visioni ateiste si sono andate
rinforzando grazie anche ai grandi progressi attuati dalla scienza, la quale ha
reso più tangibile ciò che sembrava trascendere.
Vorrei soffermarmi su un incontro tenutosi lo scorso 20
Aprile a Bari fra Ezio Mauro e il Cardinal Ruini, in merito a delle
manifestazioni organizzate da 'La Repubblica', la 'Repubblica delle Idee'. Gli
incontri sono stati intitolati in modo curioso ed accattivante : '' In
principio era il logos. Prove di dialogo tra ragione e fede. ''
Camillo Ruini, per sedici anni presidente della
Conferenza episcopale italiana, vede in papa Bergoglio una speranza di
rinnovamento e riforma della Chiesa. Eppure questa sembrerebbe rimanere quella
di sempre, quella che dovrebbe ispirarsi di più alla misericordia di Cristo per
restare protagonista dei tempi futuri.
Papa Francesco sembra
l'uomo perfetto per far recuperare credibilità ad una Chiesa ormai tempestata
di scandali, disorientata, confusa.
Alle pungenti domande
del direttore de 'La Repubblica', lo stesso Ruini ammette: gli scandali
c'erano, sì, erano davvero percepiti come italiani e questo può aver inciso.
"Ma la scelta del pontefice è stata dettata da altro. Non l'avevo
immaginato, devo dirlo francamente, pur avendo apprezzato gli interventi di
Bergoglio nelle riunioni preparatorie al Conclave". Poi la scelta del
nome: "Un significato - spiega Ruini - importante, fondamentale: Francesco
rappresenta l'incarnazione di Cristo".
La nomina di otto
cardinali consiglieri fa sperare nei primi segni di cambiamento, ma la Chiesa
non sembra comunque cambiare rotta sui temi cruciali e bollenti che bloccano il
nostro Paese.
La Chiesa sarà ancora presente nella vita politica e
sociale del nostro Paese e non solo ? In Francia, ad esempio, l'episcopato
ha alzato le barricate dinanzi all'ipotesi di matrimoni omosessuali.
"E se la stessa Chiesa andasse in minoranza?",
provoca Ezio Mauro. "Nessun problema", replica Ruini, secondo il
quale "per divorzio e aborto, tanto per citare il caso italiano, la Chiesa
non ha invitato alla rivolta civile, ma s'è appellata alla coscienza personale,
perché l'uomo non ha solo una libertà esteriore, bensì una, ed è quella più
importante, interiore". Con un rischio però: "Che la cosiddetta
obiezione di coscienza - chiede ancora Ezio Mauro - alla fine porti a un
mancato riconoscimento di leggi valide per tutti e che la legge del creatore
abbia il sopravvento sulla legge delle creature. Questa sì dovrebbe avere il
sopravvento".
Ora, è vero che la Chiesa è libera di lanciare appelli alla
coscienza personale di ognuno, ma questo non deve bloccare riforme e
provvedimenti che ad oggi risultano essere più che fondamentali. La fede è una
scelta prettamente personale, credere o non credere è lasciato alle singole
coscienze. Ognuno è libero, e tale deve rimanere. La libertà di scelta non deve
essere ostacolata dal pensiero personale di alcuno.
Ruini conclude affermando che : "Il mondo intero è
cambiato e non possiamo non accorgercene".
Diamo voce a questo cambiamento, iniziamo ad esserne parte
integrante.
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